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SINDROME DELL’EDIFICIO MALATO

27 gennaio 2023
Un ambiente da ristrutturare

ovvero, l’inquinamento indoor e come difendersi.


Abbiamo già visto che sono proprio le nostre abitazioni la maggior causa di inquinamento atmosferico e di consumo di energia, a causa dei sistemi di riscaldamento e di raffrescamento, https://studioellea.com/il-blog-di-paola, ma quello che forse ancora non sappiamo è che esiste purtroppo anche un inquinamento interno alle nostre case a causa di tutte quelle sostanze usate nell’edilizia tradizionale che inquinano l’ambiente in cui viviamo e che a lungo andare posso incidere sul nostro benessere e fin anche sulla nostra salute.


Capita spesso restando a casa per molte ore, o anche in ufficio, in mancanza di un adeguato cambio di aria, di provare fastidiosi mal di testa, nausea, bruciore agli occhi o sonnolenza, con calo dell’attenzione e della produttività nello studio o nel lavoro.


Naturalmente le persone già predisposte alle allergie, immunologicamente sensibilizzate, possono avere reazioni avverse, anche più consistenti, anche se esposte a piccolissime concentrazioni; stando alle stime emerse da alcune ricerche riportate sul sito del Ministero della Salute, la frequenza di disturbi oscilla tra il 15% e il 50%, un dato quanto meno inquietante visto che la formaldeide, una delle prime sostanze responsabile dell’inquinamento degli edifici, in alte concentrazioni è stata indicata dalla UE come sostanza cancerogena


L’inquinamento indoor è certamente causato da una cattiva impiantistica dei sistemi di areazione, riscaldamento e raffrescamento, presente nei locali, soprattutto se mal manutenuta, e dai materiali di costruzione tradizionali, che troppo spesso contengono sostanze nocive come la formaldeide, per esempio, presenti in colle e vernici, pitture e solventi, rivestimenti, ma anche in alcuni tessuti e quindi nelle moquette e nelle tende. Può addirittura essere presente in quegli isolanti termici, pannelli o schiume che usiamo per riqualificare energeticamente la nostra casa, convinti di star dando una mano all’ambiente, oppure in alcuni parquet o mobili di legno con cui cerchiamo di dare un tocco “naturale” al nostro appartamento.


In Europa, ovviamente, esistono dei limiti di emissione per ogni prodotto commerciale detti "classi di emissioni" E1 ed E2.

Teoricamente dovremmo quindi stare tranquilli, ma quello che non è normato è l’effetto dato dalla sommatoria di tutti gli agenti inquinanti in contemporanea e del tempo di permanenza nei locali.


Per questo è molto importante, soprattutto in caso di una ristrutturazione o di un intervento di riqualificazione energetica, stare molto attenti ai materiali che il tecnico o la ditta ci propongono per evitare di ritrovarsi a lavori ultimati in un ambiente in cui si è esposti quotidianamente a una grande quantità di sostanze volatili nocive e a una forte presenza di inquinamento domestico.


In estrema sintesi sì responsabile e scegli quando è possibile legno massello, pitture naturali, usa prodotti ecologici, leggi sempre le etichette dei materiali e richiedi le schede tecniche e le certificazioni. Scegli, se puoi, materiali della bioedilizia, usa isolanti di origine naturale e non chimica, intonaci in terra cruda e intonachini colorati per le finiture o pitture a base di argilla o calce naturale, pavimenti in legno naturale non trattato, colle e vernici di materiali certificati. Solo per fare qualche esempio.


Fallo per te, per la tua casa e il tuo posto di lavoro, ma fallo anche per l’ambiente, poiché la produzione di questi materiali chimici aggressivi che contengono sostanze nocive è sempre un danno per l’ecosistema.